Apelle smart community

APELLE/XXXXXX
Questo studio, che ci è stato commissionato, è relativo ad un insediamento tipo, di 2.000 unità abitative, occupate mediamente da 4 membri dei quali uno con necessità di impiego di lavoro con reddito sufficiente al sostentamento del nucleo.
Abbiamo accertato come un reddito per famiglia di € 500/mese in quell’area sia adeguato.
Il reddito deve coprire 1) il diritto alla casa 2) il vitto 3) i servizi 4) cure, imprevisti e varie.
Ora individuiamo le attività che noi abbiamo deciso diavviare, per sommi capi, capaci di soddisfare le 4 esigenze e sono, 1) impresa di costruzioni 2) agricoltura e allevamento 3) smaltimento rifiuti, energia elettrica, acqua, gas 4) scuola, assistenza medica, sport attività ludiche di aggregazione, parco.
Valutando il valore percentuale che la famiglia destina ai 4 titoli esposti, variabile dipendente da costumi locali, e considerando il salario abbiamo il flusso destinabile ai capitoli di spesa.
1)   XXXXXXX con la sua tecnologia, capace di realizzare 200 case mese di circa 70 mq cadauna, con predisposizione  in fase di costruzione  della possibilità di crescere di 30 metri per aumento  famiglia, insediamento non dormitorio, quartieri con negozi, bar etc. e ulteriore servizio indispensabile nel contesto  (scuola, assistenza medica), e teso a favorire l’aggregazione ( sport, attività ludiche, parco) al servizio di più quartieri. Se si ipotizzano per esempio nove quartieri potremo poi prevedere due/tre isole al servizio di 3/4 quartieri ognuna. Le case devono essere pagate con formule compatibili con il reddito e quindi fissando la rata e dando elasticità al periodo di rimborso.
2)   XXXXX, allevamenti e XXXXXX, manioca, per soddisfare rispettivamente allevamento e farina e pasta. Notando che se il gusto locale si orienta sul riso, per esempio, nulla vieta di destinare i prodotti del molino alla vendita a terzi.  Allevamenti di bovini da latte e da carne, polli, capre, produzione formaggio, e aree agricole destinate alla produzione di foraggio e alimenti per le stalle. Dimensione degli impianti, come minimo per la fornitura di prodotti a km 0 e quindi a soddisfare il fabbisogno dell’insediamento e possibilità di valutare ulteriore produzione destinata ad altri mercati per creare reddito. Molino per lavorazione della manioca con possibilità di produzione di farina destinata al consumo o alla trasformazione in pasta, realizzando il Pastificio, destinata al mercato locale o alla commercializzazione ed in alternativa o insieme, alla produzione di amido. Le dimensioni degli impianti oltre a  rispondere al requisito minimo di soddisfare le esigenze dell’insediamento,  devono crescere in caso di necessità di creare più esigenza di mano d’opera e, o, per adeguare gl impianti al miglior rapporto costo/dimensione.
3)   XXXXX Bioraffineria, impianto capace di smaltire rifiuti trasformandoli in gasolio, energia elettrica e CO2 da utilizzare in serre in coltura idroponica in presenza  appunto di CO2. In questo caso la dimensione minima dell’impianto impone di pensare di utilizzarlo per lo smaltimento non solo per i rifiuti cittadini e degli scarti di lavorazione agricola ma anche per raccogliere e smaltire i residui di lavorazione di altra coltura presente nel Paese che  rappresentano certamente un problema ecologico rilevante.
4)   Al punto 4 si prendono in considerazione servizi indispensabili per la smart community, rappresentanti un costo che potrà essere affrontato con la percentuale di reddito delle famiglie dedicato appunto a questi servizi e con i margini derivanti dalle attività industriali dei punti 2 e 3.
Linee guida sono quelle dell’autonomia in isola,  installando sui tetti delle case pannelli fotovoltaici con sistema di accumulo dell’energia elettrica per il fabbisogno notturno, centrale di produzione di Energia Elettrica alimentata dal gasolio di lavorazione dei rifiuti, realizzando  il villaggio con i servizi classici della smart city, incoraggiando lo sviluppo di attività artigianali connesse alla presenza di una comunità di molte migliaia di persone, prevedendo la presenza del microcredito a servizio di queste iniziative e laddove possibile del credito all’ impresa.
L’armonia dei numeri che si potrà creare  con l’analisi dei consumi, lo studio dei costumi locali, le caratteristiche del territorio daranno forma al quadro che si è sommariamente descritto e che comunque deve rispondere al concetto di economia circolare, pensiero di Apelle, appunto.
Resta di solare evidenza che la realizzazione di questo progetto non può prescindere dal sostegno Pubblico con la notevole differenza che si creano le condizioni sia per il rimborso del sostegno e questo non è poco che per condizioni di vita dignitose, non città dormitorio fonte di insoddisfazioni e tensioni, destinate in quanto regalate ad essere anche distrutte dagli stessi abitanti come l’esperienza insegna ma nuovi insediamenti nei quali vivere e mettere radici.
Resta altresì di solare evidenza che la realizzazione di queste iniziative nelle nazioni confinanti con quelle dalla quale la gente fugge, installate lungo le tratte percorse dai migranti cosiddetti economici, arcinote,  potrebbe consentire di rallentare i flussi migratori, creare un punto di raccolta delle persone che nel frattempo potrebbero vivere e mangiare, formarsi professionalmente, farsi identificare ed intraprendere un viaggio migratorio sicuro, nel rispetto delle regole,  lontano da trafficanti e violenze e non destinato a completarsi con una vita da sfruttati ai margini delle società che alla partenza sembravano l’Eldorado e che si rivelano per troppi, luoghi di cinico sfruttamento ed emarginazione.
In questi insediamenti si potranno effettuare anche i respingimenti in attesa di regolarizzazione sapendo che la gente non viene rimandata in campi di concentramento a subire sevizie e violenze come oggi succede ma ad intraprendere un percorso legale che potrà concludersi con una richiesta comunque di immigrazione oppure con la scelta di continuare a vivere in un contesto certamente migliore di quello dal quale si era fuggiti
Una adeguata campagna di informazione e sensibilizzazione, che non si limiti ad inaridire e togliere la speranza ma che indichi un percorso sicuro per arrivare all’obbiettivo potrebbe imprimere una svolta davvero umanitaria.


Nota: queste riflessioni non sono un puro esercizio filosofico ma sono la base di un progetto che  un Paese, XXXXXX, appunto sta analizzando e con XXXXXX si indicano le imprese che in realtà hanno nome e cognome ma che è superfluo al momento indicare.

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