IL RESTO DELL'ECO
Per non dimenticare: ecco i due numeri zero della nostra avventura nel campo dell'editoria. Il progetto era quello di un settimanale gratuito, alimentato dalla raccolta pubblicitaria, affidata ad una icona della pubblicità bergamasca. Poi nasce l'idea di sfruttare il traino della corazzata locale dell'editoria, l'Eco di Bergamo, appunto. A quel momento l'Eco costava in edicola 90 centesimi di euro e, se ben ricordo, l'edicolante guadagnava 17 centesimi a copia venduta. Da qui il nome della nostra testata. IL RESTO DELL'ECO, costo per copia, 10 centesimi, quei 10 centesimi che rappresentavano il resto dell'acquisto di una copia dell' Eco di Bergamo, da lasciare all'edicolante, che sarebbe stato il nostro promotore. Poteva l'elefante tollerare di portare a spasso un moscerino? Naturalmente no! Ed ecco che l'Eco di Bergamo porta il prezzo di una copia ad 1 €, elimina i 10 centesimi di resto e cancella la ragione del nome