Cina/Africa

Come arcinoto la Cina ha effettuato una politica di espansione tesa ad ottenere il dominio delle risorse naturali dell'Africa. Obbiettivo, appropriarsi delle risorse naturali e colonizzare il Continente sottraendo ricchezza ed inondandolo di cinesi. Dove più dove meno la politica di espansione ed accaparramento ha avuto successo applicando in modo aperto e violento ogni forma di corruzione economica nei confronti dei governanti. Corruzione e spregiudicatezza hanno arricchito qualche governante ladro e impoverito i popoli. Merci Cinesi di pessima qualità hanno invaso l'Africa, migliaia di cinesi, spesso ex carcerati, sono stati importati in Africa come schiavi a rubare il poco lavoro che avrebbero potuto fare gli Africani. Lo schema sempre uguale, una pioggia di soldi in prestito, destinata a finanziare opere infrastrutturali, porti, strade, ferrovie, oleodotti è piovuta sui Paesi africani, le opere sono state eseguite, malissimo, da imprese cinesi con costi altissimi, pagati dai governi africani con concessioni minerarie, forestali, estensioni infinite di terreni agricoli, petrolio, gas ogni tipo di valore svenduto per parziale rimborso dei prestiti e occhi chiusi sui diritti civili e comunque sudditanza dovuta nei confronti del creditore mai sazio. Certamente é presto per cantare vittoria ma arriva dall'Africa qualche timido segnale di ribellione alla schiavitù. I prodotti cinesi incominciano ad essere rifiutati, anche gli Africani si stanno rendendo conto che tutto quello che arriva li, costa poco ma vale molto molto meno del poco che costa. L'effetto corruzione si sta smorzando ed inizia a prevalere il concetto del " chi ha dato ha dato...." di popolare memoria e i Governi iniziano a temere il giudizio e la rabbia popolare, tanto i soldi già se li sono rubati e i Cinesi sono comunque lontani mentre il popolo incavolato è vicino. In questi giorni un segnale forte, africani imbufaliti contro cinesi che sfruttano alcune miniere facendoli lavorare come schiavi, si sono ribellati e machete alla mano li hanno cacciati appropriandosi delle miniere. La Polizia, prontamente intervenuta, mitra alla mano, si è accomodata ai margini assistendo senza muovere un dito. Certamente qualche cosa succederà ma per ora arriva un segnale positivo di ribellione e la speranza che l'Africa non diventi una succursale della Cina rinasce, speriamo in bene. Speriamo cioè che la Cina venga ripagata con la sua moneta, del diritto vilipeso e della sopraffazione, in effetti l'Africa non è la Svizzera e reclamare i propri diritti nei Tribunali appare complesso mentre nelle strade cambia la musica e loro comunque non giocano in casa. Ma veniamo a noi. Siamo governati da una banda di improvvisati che guarda alla Cina come alla panacea dei nostri mali, l'Europa ci guarda con occhio critico e allora i nostri buffoni al Governo strizzano l'occhio alla Cina forse bluffando per piegare Europa ed America o forse per interessi personali o forse per totale stupidità ma non fanno i conti con il fatto che scherzano con il fuoco. I Cinesi sono molto ma molto piu' intelligenti, ricchi, determinati e lungimiranti dei nostri improvvisati Governanti, Di Maio, Grillo, Casaleggio e compagnia cantante, tutti questi imbecilli filo cinesi per interesse personale, non devono sperare che da noi il popolo imbracci il machete per cacciare i Cinesi, se arrivano non li caccia piu' nessuno, se si impadroniscono dei nostri assets, potranno difendere in Tribunali veri i loro diritti e sara' uno scenario da incubo. Poveri noi, in che mani siamo.

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